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Economia

Gli abitanti erano dediti alla pastorizia.
Il piano tra il fiume Toce e l'Isorno, che una volta era un grande bosco di rovere, è poi diventato una prateria per l'alimentazione del bestiame.
Sulla strada tra Coipo e Mattogno una serie di alpeggi come sull'altro versante, passato il Ponte del Diavolo sino a Larecchio si trovano molti alpeggi mentre Agarina era il punto centrale di tutti questi.
Grazie alla sua esposizione a sud viene detto la "riviera dell'Ossola".
Questo consentiva agli abitanti di coltivare la vite che dava il famoso vino 'prunent', nei secoli passati questo veniva commercializzato esportandolo soprattutto nella vicina Svizzera, oltre a segale, orzo e miglio si coltivava anche la canapa che veniva lavorata per necessità locali.
Tutto questo con il nascere delle prime industrie in Ossola veniva man mano abbandonato a cominciare dagli alpeggi, dalle frazioni più disagiate a quelle più comode ed infine anche all'emigrazione verso l'estero.
L'allevamento del bestiame e l'agricoltura sono in regresso, sebbene esistano delle stalle modernizzate che certamente danno ottimi frutti; crescono le industrie estrattive e di lavorazione sarizzo locale e quelle meccaniche.

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